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Da quando sono ritornato rider, non avevo ancora provato questo fastidio in maniera così pronunciata! Il dopo Cervia ha messo nelle mie priorità la risoluzione di questo problema! Ho provato oggi i tappi usa e getta. Il rumore si attenua parecchio , anche se la percezione di ciò che sta intorno non è la stessa! Mi piacerebbe cambiare anche casco ma vorrei andare sul sicuro!!
Il recente raduno e i km fatti x parteciparvi, hanno evidenziato i problemi di rumorosità all’interno del casco che già lamentavo! A distanza di giorni ho ancora l’impressione di avere le orecchie tappate! Intraprendere un altro viaggio con le stesse condizioni non mi esalta assolutamente! Ho cercato di approfondire l’argomento in rete, ho capito che i fattori causa di turbolenza all’interno del casco possono dipendere da : 1-qualità del casco 2-presenza o meno di parabrezza 3-altezza del pilota Attualmente possiedo un Nolan n40-5 gt La moto è priva di cupolino Sono alto 1,76 mt Sicuramente proverò i tappi consigliatimi da Ginohawk87. Chiedo suggerimenti a Voi tutti visto che abbiamo la stessa moto!
Oggi ho provato a montare un deflettore in plastica,in dotazione al casco.Dovrebbe sigillare la zona della mentoniera,ho fatto un giro in tangenziale, ma non ho notato benefici! Se puoi darmi qualche suggerimento ben venga! Che tipo di tappi?
Sarebbe bello! Personalmente devo risolvere problemi di rumorosità del casco,ho le orecchie ancora rintronate dal dopo Cervia ?!!! Un altro lungo viaggio non lo sopporterei con le stesse condizioni di turbolenza!!!
La mia non ha problemi, solo a freddo un po’ di rumore che poi sparisce! La sostituzione della catena di distribuzione generalmente si fa una volta nella vita di un motore, se non ci sono problemi particolari! Valutare la convenienza è difficile, è un lavoro che non ho mai fatto e la cosa mi intriga! Non è una necessità impellente Ho visto degli attrezzi smagliatori poco ingombranti,il carterino andrebbe costruito su misura(per uno come te,che ha costruito delle bellissime piastre di rinforzo sarebbe un giochino)!
La parte più interessante del video ,è l’utilizzo di quel “carterino” che permette di agganciare la catena vecchia alla nuova , senza perdere il sincronismo di fasatura! Credo sia un sistema mutuabile x la Ns piccola!! Lo avevo già visto utilizzare ,ma me ne ero dimenticato.
Flottante ,in gergo elettrico ,significa non collegato elettricamente ad un riferimento (nel ns.caso il negativo che va a massa su telaio e motore). Le cabine Enel di distribuzione,che portano l’energia nei quartieri residenziali,generalmente hanno il secondario del trasformatore a stella con centro stella collegato a terra(dal centro stella si ricava il neutro).
Sempre sul filo R/W (rosso/bianco) uscita connettore a 4 poli (3 fili,Rosso/Bianco,Verde,Nero)del raddrizzatore regolatore. La misura con pinza amperometrica è la più comoda e “sicura”, si rischia meno di fare qualche danno! L’unica difficoltà è trovare spazio tra le guaine di protezione dei fili per applicare la pinza.
Hai ragione Fulvio,mi è sembrato doveroso intervenire poiché un elemento così importante andava descritto. Mi sono spinto un po’ oltre, ma era l’unico modo x descrivere il tutto. Proprio sulla Ns. moto dovevano montare un alternatore così strano!!?? C’è comunque un grosso vantaggio , il Ns. generatore è estremamente affidabile proprio x la mancanza di elementi soggetti ad usura come le spazzole.
Ancora più semplice è la verifica tramite pinza amperometrica (non quelle classiche ma quelle più recenti con sensore a effetto hall).Oggi si possono acquistare con poche decine di € . Un esempio
Volevo precisare alcune cose, devo però premettere che lo faccio x dare un contributo senza voler offendere nessuno,men che meno chi ha dimostrato più volte impegno a non finire! Non è corretto applicare la legge di Omh per ricavare l'assorbimento delle bobine AT! Anche se la moto è alimentata in continua, il primario delle bobine è alimentato da impulsi ad onda quadra con frequenza direttamente correlata al num. giri motore(tutt'altro che corrente continua). Questo complica parecchio eventuali calcoli poichè la resistenza in DC andrebbe compensata con la parte reattiva (che tra l'altro è variabile con la frequenza). Se proprio volessimo misurare con precisione la corrente erogata dall'alternatore , dovremmo collegare l’amperometro in serie ( previo distacco spinotto) al filo R/W del connettore 4P all'uscita del regolatore raddrizzatore , con l'accortezza di ripristinare il collegamento dei fili BL e G (non interessati alla misura ma presenti nel connettore). Lo schema elettrico cui faccio riferimento,è quello inserito recentemente nell'area riservata con le diciture in italiano.
Se desideriamo verificare la corrente erogata dall'alternatore,non possiamo limitarci a misurare la stessa inserendo l'amperometro al posto del fusibile da 30A. Quella lettura ci da soltanto il valore della corrente di ricarica della batteria! Il resto della corrente generata non viene letta.
Forse mamma Honda x rendere più affidabile la creatura, ha pensato di eliminare le spazzole! Ma come funziona sto benedetto coso? L'avvolgimento di eccitazione (avvolto sullo statore) è alimentato in continua tramite il circuito di regolazione, il quale "dosa" la corrente in base alla quantità di energia richiesta(vedi luci accese e/o spente e stato di carica batteria ecc.). La corrente continua genera un campo magnetico che però, non essendo variabile non può indursi! Ma il rotore,costituito da materiale ferromagnetico, con la rotazione taglia le linee di forza del campo anzidetto e permette a quest'ultimo di indursi! Ma dove se il rotore non è avvolto? Si induce nel corpo ferroso del rotore generando circolazione di correnti "parassite",che a loro volta generano il campo magnetico rotante che induce la corrente negli avvolgimenti di statore trifase. Per chi è a digiuno di elettrotecnica il tutto può sembrare arabo, sono le leggi dell'elettromagnetismo a regolare questi processi
Il ns. alternatore ha l'avvolgimento di eccitazione avvolto sullo statore,infatti lo spinotto è composto da 5 fili (bianco e nero eccitazione,3 gialli uscita trifase il centro stella è flottante)
ho trovato l'immagine su internet, guardando attentamente si vede che il nostro non è un alternatore ma uno statore vero e proprio, non ci sono collettori ne spazzole (presenti su tutti gli alternatori), inoltre non c'è il ponte raddrizzatore quindi come dice lo Zio quest'ultimo si trova dentro il regolatore, ecco perchè la forma particolare a strisce (del regolatore) che serve a smaltire la temperatura dei diodi, a questo punto direi che è meglio per me non fare la prova di staccare la batteria, si rischia veramente di rovinare il regolatore!
Il ns. generatore è un vero alternatore!Solo che è molto particolare. Come giustamente osservato da Raul,è privo di spazzole per alimentare l'avvolgimento del rotore(avvolgimento di eccitazione). Inoltre il rotore non è avvolto!!!!
Ti invito a guardare la puntata di “affari a quattro ruote” dove i due protagonisti acquistano e sistemano una Mercedes 560SL dell ‘87. Troverai spunti interessanti x la sostituzione della catena di distribuzione!
Si sono d'accordo, potevano almeno risparmiarsi la quadrettatura in rosso e lasciare lo sfondo nero. Per il resto però è una strumentazione davvero completa, perfino il contamarce
Si è solo brutta,il contamarce è una chicca che poche moto possono vantare! Anche recenti! Il faro rettangolare,chissà perché, lo monta anche la Yamaha FZX;altra moto che mi piace tanto (prima o poi me l’accatto)?